Una 21enne segregata e violentata per ore in un bar dismesso con la scusa di un’offerta di lavoro. Le indagini partite grazie al video girato dalla ragazza.
Mentre un maxi-incidente è avvenuto sull’autostrada A1, un altro gravissimo episodio si è verificato nel cuore di Perugia, dove una ragazza è stata attirata con la scusa di un’offerta lavorativa in un locale dismesso, per poi subire un’aggressione brutale durante un giorno. Le indagini della polizia hanno permesso di identificare e arrestare l’autore, grazie anche al coraggio della giovane che ha registrato parte delle violenze.

Finge un’offerta di lavoro e la violenta in un bar: i fatti a Perugia
Il fatto, come riportato da Today, è accaduto lo scorso 19 luglio. Una ragazza straniera di 21 anni è stata avvicinata in strada da un uomo di 45 anni, extracomunitario, che si è mostrato gentile. Le ha parlato dell’apertura di un nuovo ristorante nel centro storico di Perugia e l’ha invitata a visitare il locale, presentandolo come un’opportunità lavorativa. La giovane ha accettato, anche perché il luogo si trovava lungo il percorso che avrebbe dovuto fare per tornare a casa.
Una volta giunti in un bar in disuso ma ancora arredato, la ragazza ha notato che la porta era chiusa a chiave e ha iniziato a sospettare. Poco dopo sono iniziate le violenze. L’uomo ha cominciato a palpeggiarla e, al tentativo di fuga della vittima, l’ha bloccata, gettata a terra e costretta con la forza a subire più rapporti sessuali, tappandole la bocca per impedirle di urlare. È rimasta chiusa nel locale fino alla mattina successiva, riuscendo a scappare solo quando l’uomo si è addormentato.
Il video girato con il cellulare, la denuncia della ragazza e l’arresto
Durante la notte, nonostante il terrore vissuto, la giovane è riuscita ad attivare la telecamera del suo smartphone e a registrare una fase dell’aggressione. Dopo alcuni giorni, ancora scossa, ha trovato la forza di recarsi alla polizia e sporgere denuncia. Gli agenti della squadra mobile hanno ascoltato il suo racconto e avviato subito le indagini, perquisendo il locale e analizzando gli indumenti della ragazza e il materiale video raccolto.
La scientifica ha riscontrato tracce biologiche corrispondenti al DNA dell’uomo, aggiunge Today, prelevato a sua insaputa. Il riconoscimento da parte della vittima ha confermato l’identità dell’indagato. “Nella giornata di ieri, però, la notizia della violenza sessuale, malgrado la massima cautela utilizzata – si legge in una nota della Procura – è stata riportata su un quotidiano“, e vista la mancanza di un radicamento stabile dell’uomo in città, è stato emesso un provvedimento di fermo per scongiurare la fuga.
È stato condotto presso la casa circondariale di Perugia Capanne, in attesa dell’udienza di convalida. Le accuse nei suoi confronti sono gravissime: violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate.